Mostra Fotografica – Il Territorio nel Tempo: Dalla Quotizzazione alla Tutela della Biodiversità

locandinamostrabiblioSabato 21 aprile 2007, alle ore 17.30, sarà inaugurata, presso la Biblioteca Comunale Don Vincenzo Angelilli di Gioia del Colle, la mostra fotografica e documentaria : IL TERRITORIO NEL TEMPO: DALLA QUOTIZZAZIONE ALLA TUTELA DELLA BIODIVERSITA' – Uno studio dei cambiamenti in contrada Terzi di Mezzo, Amendola Amara, Castiglione in Gioia del Colle.

All'inaugurazione interverranno: il Prof. Vito Mastrovito (Sindaco di Gioia del Colle), la Dott.ssa Arianna Adabbo (Responsabile della Biblioteca Comunale) e la Dott.ssa Claudia Notarnicola (Dottore di Ricerca in Fisica).

La mostra sarà visitabile sino al 28 aprile negli orari di apertura della Biblioteca Comunale – dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00 (tranne il mercoledì pomeriggio).

Partendo da un' analisi storica del territorio di Gioia del Colle, in particolare della zona di contrada Terzi di Mezzo, Amendola Amara e Castiglione, la mostra delinea gli elementi che hanno determinato i cambiamenti nei vari decenni del secolo scorso. Continua la Lettura

Il Comitato gioiese della Croce Rossa Italiana

Delegazione gioiese della Croce Rossa ItalianaNel 1994 si istituisce a Gioia del Colle un nuovo nucleo di volontari che viene istituzionalizzato con Ordinanza Commissariale 8576 n° 25.1.94 dal Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana,e sempre in quell’anno viene conferita alla sig.ra Tracquilio Maria Teresa la nomina di Delegato sul territorio di Gioia del Colle.

Inizialmente il gruppo di volontari è formato da una decina di unità, il cui impegno principale è il sostegno a persone in difficoltà presso le case di riposo e l’ospedale del territorio.Si effettua una massiccia campagna per informare la città della nuova realtà e si promuove il tesseramento di nuovi soci. Sempre nel 1994 nasce il primo gruppo di Volontari del Soccorso, appartenenti al Comitato  C.R.I. di Gioia del Colle.

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Teatro Rossini – Barium Trio

Trio BariumSpetta ad un trio di giovanissimi e valenti musicisti suggellare il quarto appuntamento di LEGATURE '07, prestigiosa rassegna di musica classica organizzata dall'Associazione Musicale "Daniele Lobefaro"con la direzione artistica di Paola Sorrentino, in collaborazione con il Comune di Gioia del Colle ed all'interno del cartellone del Teatro Rossini di Gioia del Colle.
Giovedì 19 aprile alle 21.00, il palco del teatro gioiese sarà calcato dal Trio Barium: Mirco Ceci al pianoforte, Gabriele Ceci al violino e Alessandro Mazzacane al violoncello.

È previsto un biglietto intero di € 5, un ridotto di € 4.
INFO:080/3433405; e-mail: parade99@alice.it
http://www.associazionemusicaledanielelobefaro.it

Il trio nasce sotto la guida di Luigi Ceci e Vito Paternoster. Come allievi del conservatorio "Piccinni" hanno frequentato musica da camera con A. Guerriero. Ad oggi, il trio può vantare l'invito nell'ambito di alcune stagioni

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Teatro Rossini : Casa di Bambola (l’altra Nora)

lunettasavinoAndrà in scena sabato 21 aprile 2007, alle 21.00, presso il Teatro Comunale Rossini di Gioia del Colle, nell'ambito della "Stagione di Prosa" curata dal Teatro Kismet OperA di Bari, la rappresntazione di CASA DI BAMBOLA (l'altra Nora) di Henrik Ibsen, uno spettacolo di Leo Muscato con LUNETTA SAVINO, PAOLO BESSEGATO, RUGGERO DONDI, SALVATORE LANDOLINA, CARLINA TORTA.

Siamo alla vigilia di Natale. A casa di Nora tutto sembra trascorrere nella normale routine delle sue gioiose e divertenti "stranezze". Nella sua iperattività ingiustificata, accende il televisore e alza eccessivamente il volume: una cartomante dà consigli a qualcuno. Dall'altra camera fa capolino il marito che si accorge subito dello stato euforico di sua moglie e dei guai che è andata a combinare Continua la Lettura

Volley Gioia – Lo sport e il cuore

14 Aprile 2007 Autore:  
Categorie: Eventi & Tempo Libero

Volley Gioia - Sisley TrevisoNon tutti ricordano, che la storia della pallavolo gioiese nasce negli anni '60, quando, nel cortile dell'attuale cinema "Sacro Cuore", una squadra di giovani gioiesi (Italo Cantore, Vito D'Elia, Paolo Colacicco, Tommaso Colapinto, Pino Romano e Mimmo Stasolla) disputava i primi tornei dilettantistici provinciali.

Molti invece ricordano che, l'avventura della squadra di pallavolo, che ha disputato anche il campionato nazionale di serie A1, comincia nei primi anni ‘70, nella palestra dell'Istituto Tecnico Industriale "G. Galilei", per merito di colui che all'unanimità è considerato il "papà" della pallavolo gioiese, il Prof. Mimmo Perniola.

Quale docente di educazione fisica in quell'istituto, e da sempre appassionato di volley, egli selezionò, tra le classi, un gruppo di giovani studenti, per insegnare loro i fondamentali dello sport e le tecniche di squadra.

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Teatro Rossini : Storie di Streghe

Storie di StregheAndrà in scena domenica 15 aprile 2007, alle 17.30, presso il Teatro Comunale Rossini di Gioia del Colle, nell'ambito della rassegna "Stagione del Teatro per Ragazzi" curata dal Teatro Kismet OperA di Bari, la rappresntazione di STORIE DI STREGHE di Lucia Zotti con Monica Contini, Nico Masciullo, Lucia Zotti.

In un tempo e in luogo indefinito una strega madre e il suo aiutante magico si apprestano a far nascere una strega figlia per insegnarle magie e sortilegi prima che la memoria svanisca e il potere del male si estingua. Trucchi, trucchetti e storie di streghe sono il corredo da darle in dote, gli insegnamenti su cui farla crescere.
Ma sarà giusta la ricetta della pozione magica? Presto dal pentolone nasce una splendida fanciulla, pronta a imparare i sortilegi che la vecchia vorrà insegnarle. Con l'aiuto della madre, la fanciulla rivivrà le storie delle streghe più terribili, più paurose.

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Cristoforo Pinto

12 Aprile 2007 Autore:  
Categorie: Storia

pinto

Cristoforo Pinto in un ritratto, olio su tela, di Antonio Moretti (1881-1966)

Cristoforo Pinto (architetto) nasce a Gioia del Colle il 10 maggio 1837 in Via Strada San Nicola, da Pietro e da Antonicelli Giuseppa Rosa.

Dopo aver completato gli studi esercita la professione di architetto nella sua terra e dopo l’Unità d’Italia,  precisamente il 5-10-1878, si trasferisce a Milano, dove sposa la contessa De Rosa Carolina.

Numerose sono le progettazioni da lui realizzate sia nella nostra che in altre regioni.

Tra le opere progettate per Gioia ricordiamo: alcune ville dei signori Cassano, il Cimitero comunale, il Macello comunale, la Chiesa di Santa Lucia, i tre plessi Gemmati, Castellaneta, Surico, la torre dell’orologio del palazzo San Francesco.

Ha progettato anche il palazzo Cavallino ad Acquaviva delle Fonti, il palazzo De Sanctis a Santeramo, una Chiesa a Casamassima.

A Milano, oltre che alla progettazione del Cimitero Musacco e di numerosi palazzi, riesce vincitore al concorso per il restauro del Duomo della città.

Il 19 agosto 1869 la Reale Accademia delle Belle Arti di Milano lo giudica meritevole di una menzione onorevole per gli esperimenti eseguiti nel concorso assegnato alla Scuola Superiore di Architettura. Continua la Lettura

Cappuccetto Rosso vista da Milena Capodiferro

"C'era una volta una bambina di campagna, la più carina che si possa immaginare. Sua madre l'amava come la luce dei suoi occhi, e ancor più la buona nonna, che un giorno, per farle un regalo, le fece confezionare una mantellina rossa con il cappuccio"

Così comincia la favola di Cappuccetto Rosso, e così comincia il libro scritto dalla nostra concittadina Milena Capodiferro, edito dalle Edizioni Pugliesi di Martina Franca, dal titolo "C'era una volta, due volte, tre volte… – Tredici modi differenti di rappresentare la favola di Cappuccetto Rosso ".

Nell'introduzione, Milena Capodiferro spiega il perché di questo libro :

"Così come per la maggior parte delle favole, an­che di Cappuccetto Rosso esistono diverse versio­ni, ma è con Charles Perrault (1628/1703) che na­sce la storia, anche se la più popolare, la più amata, direi, è certamente quella dei fratelli Grimm, nella quale Cappuccetto Rosso e la nonna tornano in vita ed il lupo riceve una spietata lezione.

Perché vi parlo di Cappuccetto Rosso?

Presto detto: per ventiquattro anni ho lavorato negli asili nido e nei diversi laboratori, che progettavo per i miei bambini, Cappuccetto Rosso, è sempre riu­scita ad "ottenere una parte" prendendo per mano ogni iniziativa e conducendola dal laboratorio di let­tura e drammatizzazione a quello di pittura, colore e manipolazione, dal laboratorio di educazione ali­mentare a quello di educazione all'immagine… È qui che è nato questo progetto."

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Riflessione di Padre Nazareno Taddei sulla Pasqua

colombaCarissima redazione,
sulla deriva dei significati pasquali e, in particolare sul significato originario dell'uovo (simbolo della vita che "esce fuori" ) usato a pasqua..e poi dell'uovo di pasqua (che però non conserva quel significato pregnante di vita …simboleggiata in modo estremamente riduttivo nella sorpresa, vi invio per la community gioiese una riflessione di p. Nazareno Taddei, gesuita, illustre semiologo e maestro nel campo dei media.
Il passo che vi invio è tratto da una riflessione, scritta in occasione della  Pasqua 2003, è pubblicata sul sito web http://www.diodopointernet.it/ 
Dio dopo Internet è il primo sito italiano di prediche online: è nato nel 1995 dalla volontà e dall'opera lungimirante del gesuita Padre Nazareno Taddei sj, che ne è stato l'autore fino all'inizio del 2006.

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Pasqua : Riti, Tradizioni e Consumi

scarcellaLa Pasqua è sempre più chiusa tra tradizioni che si svuotano, riti che si compiono in forma rutinaria e consumi che crescono.

Le tradizioni che si tramandano di generazione in generazioni sono le processioni, le sacre rappresentazioni, precetti comandati. Il Mediterraneo, il Sud Italia, la Spagna, il Portogallo sono ricchi di questa storia profana e sacra. Ma è una storia in fase di estinzione. Le ragioni di questa estinzione sono collegate alla post-modernità, alla crescita dei consumi, all'avvento della società spettacolo. 

Prendiamo ad esempio il pranzo di Pasqua, questo consisteva in un antipasto un uovo sodo e due spicchi di arancia, seguiva ‘u bneditt" : cardoni (l'erba amara della schiavitù)  cucinati nel brodo dell'agnello conditi con uova (la liberazione) , seguiva l'agnello cotto al forno con le patate. Continua la Lettura

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